La Formazione per Folias: il Come e il Perchè

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Editoriale FoliasMagazine n.7

A cura di Laura De Rosi
Responsabile Formazione – Cooperativa Sociale Folias

“La cosa più importante nella vita e nel lavoro è diventare qualcosa di diverso da quello che si era all’inizio”
(Michel Foucault)

Quali sono le conoscenze e le abilità tecniche necessarie per opporsi attivamente alle forze espulsive dell’attuale mercato del lavoro?
L’inclusione lavorativa presuppone solamente il possesso di tali conoscenze o c’è dell’altro da imparare?
E che significa, quindi, per noi che lavoriamo nella e per la “comunità”, promuovere processi di apprendimento e formazione?
Sono queste le domande che da sempre Folias si pone nel realizzare i propri interventi formativi e la risposta è, come è giusto che sia, complessa ed articolata.

La costruzione della società della conoscenza presuppone interventi coerenti da parte delle politiche giovanili e di quelle formative, in grado di elaborare strumenti di cambiamento che mettano in moto nuovi processi di sviluppo e, soprattutto, conseguano obiettivi generali legati all’occupabilità e adattabilità professionale, all’inclusione sociale, all’autorealizzazione, alla cittadinanza attiva di ciascuno.

Contemporaneamente, le nuove forme di organizzazione del lavoro spostano le richieste verso livelli di competenza sempre più elevati, imponendo comportamenti di “apertura” e flessibilità, capacità di collaborare e di assumere ruoli diversi, familiarità con strategie complesse di ragionamento e con l’uso di strumenti tecnologici per raccogliere e produrre informazione. Tutta questa complessità non può e non deve essere data per scontata quando si scelgono le strategie migliori da mettere in campo per promuovere processi di apprendimento.

L’apprendimento diviene, quindi, l’elemento strategico su cui pensare il futuro assetto della società in tutte le sue articolazioni politiche, economiche, sociali e culturali.

Ed è per questo che da sempre Folias ha scelto di impostare il proprio agire educativo operando, oltre che nel settore dell’apprendimento formale, anche e soprattutto all’interno dell’apprendimento non formale e informale.

Brevemente, possiamo dire che per apprendimento formale si intende quello che avviene nell’intero sistema scolastico (dalla scuola primaria all’università) e che si conclude con l’acquisizione di un diploma o di una qualifica riconosciuta.
L’apprendimento non formale non prevede l’acquisizione di titoli di studio o qualifiche riconosciute e si svolge su base volontaria al di fuori del curriculum previsto dall’istruzione formale, ma si pone obiettivi predefiniti e viene accuratamente progettato per favorire lo sviluppo personale e sociale dei partecipanti (seminari, corsi, workshop, attività di aggiornamento).
E infine c’è l’apprendimento informale, che ha luogo invece durante le attività della vita di tutti i giorni: al lavoro, in famiglia, nel tempo libero. Consiste essenzialmente nell’imparare facendo. Nel settore giovanile, l’apprendimento informale avviene generalmente attraverso il proprio impegno personale e la partecipazione attiva alle iniziative territoriali per i giovani e per il tempo libero, nelle attività di gruppi di pari, nell’associazionismo, ecc.

La scelta di Folias nasce dalla convinzione che investire su tutto il ventaglio formativo formale, informale e non formale, significhi offrire il maggiore numero possibile di opportunità per aumentare il bagaglio di quelle competenze e abilità “utili per la vita” che a più livelli ci vengono richieste.

L’ultimo anno di attività di Folias lo dimostra con forza: se da un lato infatti, nonostante il momento di crisi la Cooperativa è riuscita ad avviare un nuovo Centro di Aggregazione Giovanile nell’Alta Sabina, dall’altro ha voluto sostenere un investimento imprenditoriale importante in termini di risorse economiche ed umane, attivando una nuova sede formativa dotata di spazi funzionali e tecnologie all’avanguardia. Ciò ha permesso la progettazione di un’ampia selezione di momenti formativi, corsi brevi e incontri di approfondimento dedicati sia all’acquisizione e/o l’aggiornamento di competenze tecnico-professionali, sia allo sviluppo di processi di autoconsapevolezza, di comunicazione, di relazione interpersonale.

In questo numero della nostra newsletter abbiamo scelto di dare spazio e voce ai protagonisti delle diverse forme educative che negli anni Folias ha attivato, per dare risalto alla caleidoscopica bellezza di singoli segmenti della comunità che si combinano e si fondono tra loro, allo scopo di promuovere la crescita sociale e culturale del territorio; ma, allo stesso tempo, vogliamo posare l’attenzione sullo stato dell’arte delle politiche giovanili e sul clima che su questo tema si respira nella quotidianità delle Amministrazioni locali.

Il nostro sommario parte, perciò, dall’esperienza di Tomas, inizialmente allievo di uno dei nostri corsi di formazione in videodocumentazione ed oggi docente che, attraverso il racconto della propria esperienza, ci accompagna nell’universo dell’apprendimento formale e non formale.
Un ulteriore contributo alla scoperta delle diverse forme che l’apprendimento può assumere ci arriva dal secondo video di questa newsletter, realizzato dagli ex allievi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Angelo Frammartino (ex Marco Polo) di Monterotondo ai quali, qualche tempo fa, Folias ha offerto l’opportunità di realizzare uno stage individualizzato in azienda. Al termine, gli allievi hanno voluto regalarci il racconto in “pillole creative” della loro esperienza e noi abbiamo deciso di condividerlo con tutti voi.

Passiamo poi a presentare una delle esperienze di formazione informale sulle quali Folias concentra la propria proposta educativa, vale a dire l’aggregazione spontanea dei giovani e della comunità intorno al tema della musica. I giovani volontari di Fronte Sonoro (gruppo che, negli anni, si è formato sui temi dell’organizzazione e gestione di eventi ed è oggi tra gli organizzatori, insieme a Folias, del Monterocktondo Fest e di altre iniziative musicali che si realizzano a Monterotondo) ci parlano delle loro attività e del senso che esse rivestono per il territorio: la cultura, per tutti, di tutti. Ad ulteriore testimonianza degli interventi di educazione informale realizzati da Folias, lasciamo la parola direttamente al Sindaco del Comune di Poggio Moiano (teatro della recente apertura del nuovo Centro di Aggregazione Giovanile gestito da Folias), che ci illustra la sua personale visione sulla questione giovanile e ci conferma l’importanza di interventi di questo tipo.

A seguire, accantoniamo i contenuti formativi e volgiamo lo sguardo al complesso quadro di riferimento delle politiche giovanili, nazionali e locali, all’interno del quale l’azione di Folias si svolge ed in cui, come ci conferma anche l’Assessore alle Politiche Giovanili e Cultura del Comune di Monterotondo Riccardo Varone: “spesso anche le amministrazioni locali vivono situazioni di solitudine, per cui tutto ricade sulla forza di volontà dei singoli. Ma la grande forza risulta essere il tessuto associativo che arricchisce il territorio, le cooperative e le associazioni che realizzano progetti concreti”.
Per chiudere questo numero, affidiamo a Claudio Cippitelli, Sociologo della Cooperativa Parsec, il compito di dare un chiaro quadro complessivo della difficile situazione attuale e ci lasciamo accompagnare in un breve ed interessante excursus storico sul ruolo dei giovani nella società e su possibili prospettive future.

Un noto imprenditore e politico americano dalle idee innovative, John M. Capozzi, ama ripetere: “Se pensi che l’educazione sia costosa, aspetta e vedrai quanto ti costerà la tua ignoranza”.
Che dire di più? Possiamo solamente invitarvi tutti ad esplorare il sito www.folias.it/formazione dove troverete la nostra offerta formativa, ricca di nuovi corsi brevi e seminari proposti anche in soluzione serale e week end: gli ultimi nati in casa Folias.